L’assessore alla cultura del comune di Montale, Alessandro Galardini, ha rassegnato le dimissioni in seguito alle polemiche nate dalle frasi registrate in un fuorionda del consiglio comunale, in cui il politico accostava le forze dell’ordine al termine “fascisti”.
L’opposizione lo aveva fortemetne criticato e ne aveva chieste le dimissioni. Il sindaco Ferdinando Betti aveva preso atto delle scuse ma si era dissociato dall’uscita infelice del suo assessore per un accostametno che, comunque lo stesso Galardini aveva voluto tenere a precisare che il termine fascista era rivolto a una parte del mondo politico che “martella l’opinione pubblica col bisogno di sicurezza”.Il sindaco Betti ha ricevuto la lettera di dimissioni e dovrebbe decidere in giornata (Notizia in aggiornamento)
Fonte: Il Tirreno
Sulla questione interviene nuovamente il Sap:
«Chi nutre questi pregiudizi di natura ideologica contro i servitori dello Stato, non può rappresentare le istituzioni. Rassegnare le dimissioni era l’unica cosa da fare dopo quella frase infelice».
Commenta così Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), la decisione dell’ormai ex assessore alla cultura del comune di Montale, Alessandro Galardini, di dimettersi dalla carica.
«Abbiamo appreso che il sindaco di Montale si è dissociato dalle esternazioni di Galardini, porgendo formali scuse al Questore di Pistoia. Apprezziamo il gesto sperando serva da esempio. I poliziotti e la Polizia di Stato – conclude – non hanno colori e sono al servizio del paese e a garanzia delle sue leggi».