La compagnia assicurativa di Europam non intende pagare il risarcimento agli eredi di Giorgio Lorefice, il pompiere morto nel 2005 a Serra Riccò in seguito allo scoppio di un’autocisterna di gpl. E non intende risarcire nemmeno gli altri pompieri rimasti feriti, alcuni con invalidità permanenti. Questo perché «l’esplosione è da addebitare a un intervento negligente/imprudente dei vigili del fuoco»: è uno dei vari motivi dell’appello che HDI assicurazioni ha depositato contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Genova, che il 5 dicembre ha condannato Europam insieme ad altri soggetti al risarcimento di circa un milione e 200mila euro per quell’episodio. Non solo. Secondo gli avvocati di HDI durante quell’intervento i Vigili del Fuoco «avrebbero dovuto allontanarsi per la loro incolumità».
A distanza di 15 anni non si ferma la battaglia giudiziaria sorta dall’incidente che nel 2005 sconvolse la Valpolcevera. Era il 26 gennaio: un mezzo della ditta Saregas stava riversando del gpl dell’azienda Green Oils (oggi Europam) in un serbatoio della ditta Gbm, utilizzato per un impianto di riscaldamento. Durante il travaso l’autobotte perse del gas liquido che si incendiò. Durante i soccorsi l’autobotte esplose. Perse la vita Giorgio Lorefice, 50 anni, caposquadra dei Vigili del Fuoco, e rimasero feriti altri sette pompieri.
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