«Il taser avrebbe permesso di fermare subito quell’uomo riducendo del tutto il contatto fisico, senza rischi dunque, sia per gli operatori che per il soggetto stesso. Lo chiediamo a gran voce, visto che a Taranto iniziano a succedere le cose che oramai succedono su tutte le strade d’Italia».
A dichiararlo è Arnaldo Di Michele, Segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) di Taranto, commentando quanto avvenuto ieri in tarda sera in pieno centro.
«I colleghi sono stati molto bravi e professionali ma situazioni del genere non sono per nulla facili da gestire. Per questo motivo – prosegue – chiediamo da sempre idonee garanzie funzionali affinché noi poliziotti possiamo operare su strada in maniera sicura garantendo la maggiore efficacia del nostro servizio. Oltre al taser – conclude – chiediamo anche telecamere su divise, auto di servizio e celle di sicurezza, per operare in trasparenza, documentare ogni secondo del nostro intervento senza prestare la spalla a denunce false e strumentali. Siamo nel giusto – conclude – e vogliamo metterci la faccia».