II Sappe segnala nuovi disordini in carcere mentre parlamentari umbri del M5s fanno appello al ministro Bonafe.
Ancora violenza nelle carceri. Questa volta, protagonisti della situazione, tre nord africani. “Due di loro – spiega il Sappe – mentre venivano accompagnati presso la locale infermeria per le cure mediche, hanno opposto resistenza e poi hanno tentato di aggredire il personale in servizio. Uno dei due ha simulato il suicidio e successivamente, una volta visitato dal medico di guardia, è stato assegnato in una stanza priva di suppellettili, per evitare che si facesse ancora del male”. L’uomo però non ha smesso di dare in escandescenza. Proprio mentre veniva liberata la stanza, il detenuto ha iniziato a gridare, minacciando pesantemente gli agenti. “Poco dopo – prosegue il Sappe – un altro recluso, a rischio di radicalizzazione islamica, ha minacciato gli agenti con una lametta”. La sezione è stata riportata in sicurezza dopo 12 ore. I sindacati della polizia penitenziaria lanciano un appello. “Ci chiediamo dove sia l’amministrazione penitenziaria. E per il momento manterremo lo stato di agitazione”. Intanto i parlamentari umbri del M5s annunciano che si attiveranno in tutti i modi per “poter capire come risolvere la situazione, anche coinvolgendo il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede”.