“Vorrei condividere con voi l’emozione di questo pomeriggio quando ho portato mio figlio di 3 anni a consegnarvi un fiore in ricordo di Pierluigi e Matte i poliziotti uccisi a Trieste. ” Con queste parole inizia la nota del papà di un bimbo di tre anni che ha voluto recarsi in Questura per portare un fiore alla memoria rispetto a quanto tragicamente accaduto. I poliziotti in servizio di guardia di fronte la Questura si sono visti arrivare il bimbo e anche loro si sono emozionati non poco.
Il fiore per il bimbo, figlio di un poliziotto era per “due amici di papà che si sono fatti la bua e che con il fiorellino sarebbero guariti prima”.
Purtroppo non è così, – spiega il padre del piccolo – lo sappiamo, ed a volte sarebbe bello poter vivere nel mondo dei bambini, con la loro ingenuità e la loro spensieratezza.
Ma dobbiamo fare i conti con il mondo reale, dove purtroppo due ragazzi di 30 anni vengono a mancare così, mentre lavorano, in modo assurdo. A mio figlio sto cercando di insegnare il rispetto nei confronti di chi indossa una uniforme, qualunque essa sia, perché è un qualcuno che lavora per noi, per la nostra sicurezza, per farci stare bene. Ed è normale per me che ogni volta che vedo una donna o un uomo in uniforme sono amiche ed amici, persone su cui contare nel momento del bisogno.
Come erano Pierluigi e Matteo, e come siete tutti voi, giorno dopo giorno, nonostante chi vi disprezza, vi insulta, vi offende.
Noi vi vogliamo bene, il piccoletto vi vuole bene, la gente onesta e per bene vi vuole bene.
Sempre, ogni giorno, tutto l’annoma oggi un po’ di più, perché oggi siamo tutti Pierluigi e Matteo.”
Uffici Stampa Nazionali