E’ durato oltre un’ora l’incontro di Matteo Salvini con le mamme di Alessio e Simone, i due cuginetti falciati sull’uscio di casa da un suv poche settimane fa per le strade di Vittoria, nel ragusano. “Vado da papà e non da ministro”, aveva spiegato il vicepremier prima di andare a trovare le famiglie, sottolineando la forma privata della visita.
Al termine, in lacrime, Salvini ha chiesto ai cronisti un po’ di tempo prima di rispondere alle domande. “Un momento”, ha detto. Ai genitori dei due bimbi il leader del Carroccio ha regalato una medaglietta sacra della Madonna di Medjugorie e ha promesso che si sentiranno “ogni settimana”.
Non sono mancate le contestazioni. “Sciacallo” gli ha gridato un gruppo di attivisti all’uscita dal municipio del comune siciliano. Contro Salvini è stato organizzato anche un flash mob silenzioso. Un centinaio di persone, tutte vestite di bianco, in silenzio, hanno protestato con un cartello con su scritto ‘Il dolore non è propaganda’. In prima fila Andrea Gentile del ‘comitato di accoglienza di Salvini’. “Per noi – dice all’Adnkronos – non si fa propaganda sul dolore di due genitori, non si fa sciacallaggio mentre ci sono 150 persone ancora in mare. Non è consentito sentir dire che lei vuole prender i ‘pieni poteri’ come Mussolini”.