Flavio Briatore potrebbe dire di sì ad una chiamata di Matteo
Salvini nel caso in cui il leader della Lega gli offrisse un incarico di
governo, magari nel turismo. “Potrei dirgli di sì, a patto di esser
messo nelle condizioni di fare le cose”, sottolinea Briatore in
un’intervista a ‘Il Foglio’. “Il tempo – rileva Briatore – è prezioso,
specie alla mia età. Se ne sottraggo un po’ a mio figlio e alla mia
famiglia, non voglio sprecare le giornate in commissioni inutili a
sentire idioti che non hanno mai viaggiato in vita loro”.
In merito alla crisi di governo tra M5S e Lega, Briatore sottolinea che “in generale, io evito di lavorare in società perché sei più vincolato; quando lo faccio mi garantisco sempre la quota di maggioranza e, appena ho il sentore che le cose non vadano per il verso giusto, sciolgo la società. Mi pare che quella costituita da Matteo con il M5s con tanto di ‘contratto’ abbia esaurito la propria funzione: i due non vanno d’accordo su nulla. Gli italiani di chiacchiere ne hanno già sentite troppe. Matteo farebbe bene ad andare per la sua strada: la gente gli manifesta affetto nelle piazze perché si aspetta da lui gesti concreti per dare una scossa al paese con una squadra di gente preparata e capace”.