A Milano una volante è intervenuta a seguito di un incendio presso il centro d’accoglienza di Via Aquila. E’ stata accerchiata da circa 50 immigrati che, dopo aver distrutto l’auto, hanno mandato in ospedale i due agenti che hanno riportato fratture per le quali è stata necessaria ingessatura.
Se non si interviene a livello normativo prevedendo ed applicando una pena severa alla condotta criminosa, chiunque in questo Paese potrà speronare una volante, distruggerla, accerchiare uomini in divisa, mandarli in ospedale o peggio, ucciderli. A questo gioco al massacro non ci stiamo. Questo è il 94° episodio di violenza che contiamo. I feriti sono 183. In 70 casi su 94, l’aggressore è un cittadino straniero che tenta di eludere un controllo o è sotto effetto di stupefacenti. E’ la conta dei nostri feriti che non interessa a nessuno ma interessa a noi e alle nostre famiglie. Anche un poliziotto ha il sacrosanto diritto di tornare a casa sano e salvo e a chi dice che questo è il nostro lavoro, rispondiamo che l’aver scelto un lavoro rischioso non legittima la violenza gratuita nei nostri confronti. Senza voler entrare nel dibattito politico, infine, resta chiaro che l’approvazione o meno del decreto sicurezza bis sarà un segnale inequivocabile della misura in cui la politica presta attenzione alle donne e agli uomini delle forze di polizia
immagine di repertorio
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