askanews – Ancora oggi leggo dichiarazioni offensive nei confronti delle forze dell’ordine sul caso dell’omicidio del Carabiniere Mario Cerciello Rega. Frasi buttate li’ forse tese alla ‘normalizzazione’ del caso. Dubbi con basi fumose detti e non detti atti forse a rendere il fatto piu’ complicato di quello che e’. Caotico. Magari sperando di generare confusione nell’opinione pubblica . Cosi’ afferma in un post su Facebook il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia parlamentare M5s. Dal canto mio vorrei riportare un po’ di chiarezza. E dirvi in breve coma la vedo. Un Carabiniere un uomo dello Stato e’ stato accoltellato a morte. Ha ricevuto ben 11 coltellate. C’e’ quindi un morto da un lato e chi ha ucciso dall’altro. In un paese giusto si ha rispetto per il morto e pena esemplare per l’omicida. Punto. Questioni politiche religiose etniche caos illazioni possono solo restare alla porta per quanto mi riguarda. Chi ha ucciso la deve pagare. Cara. Chi ha ucciso non e’ un bravo ragazzo . I bravi ragazzi non vanno in giro con un coltello ad uccidere la gente continua.