Il Tribunale di Monza lo ha condannato per direttissima a un anno ma gli ha concesso le attenuanti generiche in virtù “delle sue precarie condizioni di vita, in quanto in attesa del riconoscimento dell’asilo politico”. Sindacato polizia: “Siamo basiti”
Un nigeriano di 29 anni è stato arrestato dalla polizia di
Stato per aver aggredito e minacciato di morte due agenti, intervenuti
in strada a Sesto San Giovanni (Milano) su richiesta di tre donne
nordafricane, a loro volta vittime di aggressione da parte dell’uomo e
di altri cinque connazionali. Il 29enne aveva con sé 40 grammi di
marijuana. Il Tribunale di Monza lo ha condannato per direttissima a un
anno con pena sospesa, concedendogli le attenuanti generiche in virtù
“delle sue precarie condizioni di vita, in quanto in attesa del
riconoscimento dell’asilo politico”.
I due agenti coinvolti hanno riportato lesioni a una gamba e un braccio con prognosi di dieci giorni.
Tiani (Siap): “Basiti da sentenza del Tribunale”
“Dopo la sentenza per ingiurie che ritiene che lo sputo a un poliziotto sia un fatto di lieve entità, rimaniamo basiti per la sentenza emessa dal Tribunale di Monza, dove un giudice ha concesso le attenuanti generiche ad un uomo, che ha aggredito e minacciato di morte i poliziotti, per la sua condizione di richiedente asilo”. Sono le parole del segretario italiano del sindacato appartenenti polizia (Siap), Giuseppe Tiani, il quale ha poi aggiunto che il 29enne “ha precedenti di polizia per rapina, aggressione a pubblico ufficiale e violenza sessuale. Per dovere e per cultura riconosciamo e rispettiamo le sentenze della giustizia italiana, ma decisioni di questo tipo – conclude Tiani – non aiutano il nostro personale che quotidianamente interviene per garantire la sicurezza della cittadinanza”.